Si scalda la competizione elettorale a Somma Lombardo, a dieci giorni dal voto. Ma più i temi, al centro ci sono le schermaglie tra liste e candidati: si discute del “nulla”.

Non la si prenda per una dichiarazione provocatoria: davvero una parte del dibattito – con contrapposti slogan – è ruotato intorno alla parola “nulla”.

Nulla evocato da Alberto Barcaro nella presentazione della coalizione del centrodestra a guida leghista, criticando la giunta guidata da Stefano Bellaria: «Votare per Bellaria è votare per il nulla di questi anni».

Dal canto suo, il sindaco uscente ha risposto un po’ provocatoriamente facendone un contro-slogan: «Sì, noi siamo il nulla, anzi niente senza i cittadini». Rivendicando poi, di seguito, il lavoro fatto. Ovviamente ognuno fa valutazioni differenti, su quanto si è fatto e anche su cosa si è fatto.

Altro fronte di scontro, quello dei manifesti strappati. Un classico da campagna elettorale, tanto più di questi tempi in cui la politica – tutta – non gode di grande simpatia presso molti. Qui la polemica in realtà è partita non direttamente da un candidato, ma da una pagina a sostegno del centrodestra:  «Tutto il centro destra sotto attacco. Ci riempiono le orecchie tutti i giorni con partecipazione, democrazia partecipata e cambiamento di Somma. Questo come si concilia con questi atti vandalici?».

E anche questa uscita ha acceso un piccolo confronto a distanza, con Bellaria che ha voluto replicare con un post: «Ieri è accaduto al centrodestra e a loro va naturalmente tutta la nostra solidarietà. Faccio sommessamente notare che la scorsa settimana è accaduta la stessa cosa anche alle liste che mi sostengono». Il sindaco uscente ha qui rivendicato la scelta di evitare polemiche esplicite.

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Naturalmente non c’è solo la polemica reciproca, sia chiaro: ogni candidato – Manuela Scidurlo, Stefano Bellaria e Alberto Barcaro – spende anche gli elementi del suo programma (molto diffusi i video). Ma almeno fin qui non ci sono stati poi tanti temi che hanno scaldato il dibattito. Anche se alcuni temi aperti sul territorio ci sono e, paradossalmente, finiscono ad essere intercettati più fuori dall’agone elettorale, come nel caso del tema Malpensa (in una fase precisa: il MasterPlan) o della dibattito sull’accordo Comune-Volandia, apertamente contestato da Jimmy Pasin, fuori dalla competizione del voto.